Home Eventos OPINIONI E SPECULAZIONI SCIENTIFICHE IN UN ARTICOLO DELL’ICEERS SU AYAHUASCA E BUFO ALVARIUS: È pericoloso assumere Ayahuasca prima e/o dopo il Bufo Alvarius?

OPINIONI E SPECULAZIONI SCIENTIFICHE IN UN ARTICOLO DELL’ICEERS SU AYAHUASCA E BUFO ALVARIUS: È pericoloso assumere Ayahuasca prima e/o dopo il Bufo Alvarius?

AYAHUASCA E BUFO ALVARIUS: MERAVIGLIOSE ESPERIENZE DI GUARIGIONE ED ESPANSIONE DI COSCIENZA

Con un intervallo di circa 12 ore tra l’una e l’altra, sono un complemento ideale. Una combinazione di enteogeni potente, comprovata da migliaia di persone.

 

Vorrei chiarire alcuni aspetti legati alle informazioni divulgate in un articolo pubblicato sulla pagina web dell’ICEERS, riguardante il presunto pericolo di combinare l’Ayahuasca con il Bufo Alvarius. Quanto possiamo condividere è puramente empirico, proveniente dalla PRATICA CON MIGLIAIA DI PERSONE. Anche se non è stato fatto alcuno studio scientifico in merito, è comunque una prova reale di quanto sosteniamo.

Da che abbiamo cominciato a combinare l’uso di Ayahuasca e Bufo Alvarius, quasi un anno fa, ci siamo accorti subito che era meglio lasciare uno spazio di tempo tra le due sessioni, di minimo 12 ore tra l’uno e l’altro RIMEDIO NATURALE. Questo lasciare spazio ad ognuna delle sostanze sciamaniche, senza mescolarle, ci risulta alquanto ovvio ed essenziale per il lavoro che svolgiamo. Ogni elementale ha il proprio potere ed energia di guarigione che richiede il proprio spazio di azione.

È la pratica stessa, per com’è il nostro modo di somministrare questi rimedi sciamanici, che ci ha dimostrato un efficacia al 100%. Perfino le centinaia di persone che ci hanno dato la loro testimonianza affermano che nonostante avessero provato in precedenza Ayahuasca o Bufo Alvarius in maniera separata, avendoli provati all’interno di uno stesso ritiro di evoluzione interiore organizzato da noi, si sono resi conto che si tratta di una combinazione davvero potente, a tal punto da arrivare ad affermare che sono l’una il complemento dell’altra, e che si potenziano a vicenda. Il punto vitale per questa combinazione è che non devono essere date assieme, ma separati: almeno 12 ore.

Poiché teniamo oltre 50 ritiri al mese nel mondo, con più di 10.000 partecipanti all’anno, possiamo constatare quanto affermiamo, giacché lo vediamo coi nostri occhi.

Le opinioni scientifiche vanno rispettate (anche se non è la stessa cosa di uno studio scientifico) tuttavia dobbiamo in campana, affinché non si creino paure infondate. Sovente la scienza (o gli pseudo-scienziati) si dedicano alla PAURA PREVENTIVA, dando informazioni parziali e non confermate dall’osservazione di casi reali o informazioni prese da esperienze e testimonianze di persone che abbiano provato una tal cosa.

Alla fine, ci troviamo di fronte ad un fatto evidente: la teoria scientifica e la pratica empirica devono armonizzarsi per non cadere nella stupidità e parzialità della razionalizzazione, o nella superficialità e mancanza di fondamenti del meramente empirico. Bisogna smettere di essere assolutisti. L’equilibrio e l’integrazione sono ciò che la gente sta aspettando. Buon senso e intelligenza, applicati alla salute e al benessere delle persone.

 

Alberto José Varela

[email protected]

 

LETTERA FULMINANTE DI UN LETTORE DELL’ARTICOLO DELL’ICEERS SU AYAHUASCA E BUFO ALVARIUS

Salve, l’articolo dell’ICEERS è totalmente privo di rigore logico e scientifico. Si tratta di una mera speculazione, basata su due casi isolati e le cui circostanze determinanti sono ignote. Non è nemmeno un’opinione scientifica, ma una speculazione in piena regola.

Dando per certe le due morti di cui si parla (che dovrebbero essere verificate da organi competenti), anche se sono state reali, non se ne può dedurre nulla:

1- nella prima si dice che hanno trovato 5-MeO-DMT nel cadavere, e che l’individuo era stato ad una cerimonia di Ayahuasca prima di morire. Questo non indica che la morte sia avvenuta a causa della combinazione delle due sostanze, magari invece è stato a causa della combinazione con una qualsiasi altra sostanza ingerita, oppure per una causa esterna al 5-Meo-DMT e sue combinazioni. Se così fosse, avremmo già parecchie persone colpite come risultato delle nostre pratiche. Quando una persona muore di infarto guardando una partita di calcio, non viene in mente a nessuno di dire che è morto a causa della partita, così come neppure si attribuisce al mercurio, che è altamente tossico, la causa dei decessi delle persone che vivono lungo le coste del mediterraneo, nelle quali si trovano tracce di mercurio appunto. Il ragionamento è fallace, è come dire che se un individuo non passa per una porta, mentre altre 99 si, la porta è piccola e bisogna farla più grande: la realtà dei fatti sarà piuttosto che questa persona è probabilmente obesa, o magari paralitica, o ha una trauma che gli impedisce di passare o chissà cos’altro. Ma di sicuro la prima conclusione è incorretta (ed è questo il ragionamento che è stato fatto: uno tra mille è morto perché sembra che abbia “ingerito” Ayahuasca prima di assumere il 5-Meo-DMT. Conclusione: la causa della morte è la combinazione delle due sostanze). Io stesso ho assunto il Bufo in 2 occasioni dopo aver assunto Ayahuasca, in meno di 24 ore, come molti altri… di quale privilegio godiamo che il morto non ha avuto?

2- L’altro caso si riferisce all’uso di 5-Meo-DMT con harmalina (non con Ayahuasca, anche se l’harmalina ne è un componente) con conseguente morte. La conclusione a cui si giunge è che probabilmente sia morto per la combinazione delle due, e di nuovo, è come dire che se uno muore dopo aver ascoltato un concerto di Tchaikovsky, probabilmente lo ha fatto per aver ascoltato la suddetta musica (ci ritroviamo quindi a domandarci quale privilegio abbiano coloro che ascoltano Tchaikovsky, e per di più con piacere).

In nessuno dei due casi si dice nulla della dose ingerita o inalata, per entrambe le sostanze, e questo è un fattore chiave, dato che è risaputo, ad esempio, che una semplice bottiglia di Ginevra se ingerita tutta d’un colpo uccide. E non si menziona nemmeno lo stato di salute degli individui, quando ancora in vita. Soffrivano forse di qualche cardiopatia grave? Magari una forte cirrosi epatica C?

Suppongo che ad entrambi sia stata praticata l’autopsia, con quali risultati? Chi l’ha fatta? Ricordiamo che gli scienziati dell’amministrazione Trump sembrano affermare (stando a quanto dice Trump) che il cambiamento climatico è un’invenzione dei cinesi per impedire che gli USA crescano economicamente, e in ogni caso negano che il cambiamento climatico stia avvenendo. E continuando su questa linea, sarebbe davvero interessante sapere chi finanzia l’ICEERS.

Non è specificato nemmeno se il 5-Meo-DMT sia stato inalato o ingerito, e questo nonostante l’articolo stesso dica espressamente che si ottengono risultati molto diversi nel farlo in una o nell’altra maniera, specificando che il pericolo c’è quando viene assunto per via orale. Da questa curiosa ignoranza, o mancanza di informazioni, deducono che inalare 5-Meo-DMT prima o dopo aver assunto Ayahuasca può essere potenzialmente pericoloso, se fatto con meno di 24 ore di intervallo. Sarebbe come dire che alcuni agrumi possono dare visioni e stati alterati di coscienza a causa dell’alto contenuto di DMT, basandosi solo sul fatto che il DMT, se inalato, invero li produce.

Il ragionamento logico scientifico per affermare che A è causa di B è che quando c’è A sempre si ottiene B; e che quando si evita A, in circostanze uguali a quelle dell’esperimento precedente, non si ha B. Evidentemente non è questo il modello utilizzato, ma un altro.

È curioso come quando si scrive di droghe che non siano sfruttate commercialmente da grandi produttori, si usi il criterio della prudenza eccessiva, mentre invece quando si parla di droghe che danno invero un grande guadagno ai produttori, se ne raccomandi l’uso e abuso (come nel caso degli antibiotici in Spagna). Ricordiamoci che l’LSD è stato proibito solo perché un tale saltò dalla finestra dopo averne ingerito un po’, senza tuttavia analizzare se fosse stato depresso o se aveva intenzione di suicidarsi. Molti si uccidono, o peggio ancora, uccidono altri dopo aver assunto dosi eccessive di alcol, eppure, a nessuno viene in mente di proibire l’alcol. Ci sono morti registrate per uso continuativo di aspirina, eppure è mancata una campagna, orchestrata anche dalle case farmaceutiche (guarda caso dopo aver vinto il brevetto Bayer sull’aspirina) affinché molti medici smettessero di prescriverla, e c’è perfino chi continua a prescriverla.

Il criterio della cautela, specialmente quando non suffragato da dati scientifici ma da meri sospetti, deve essere applicato molto restrittivamente, e ancor di più quando si applica al consumo di sostanze i cui molteplici benefici sono stabiliti, o si stanno scoprendo di giorno in giorno nei laboratori delle nostre università e centri ospedalieri. Nessuno consiglierebbe di smettere di consumare verdura per il solo fatto, oggi evidente, che l’acqua di irrigazione potrebbe essere contaminata, perfino con casi di tifo e colera dovuti a tale contaminazione.

L’articolo dell’ICEERS è un articolo senza alcun rigore logico o scientifico. È una mera speculazione basata su due casi isolati e le cui circostanze determinanti sono ignote.

ANONIMO

 


 

Articolo originale dell’ICEERS sul supposto pericolo nel combinare Ayahuasca e Bufo Alvarius:

http://news.iceers.org/es/2017/05/alerta-bufo-alvarius-con-ayahuasca/

 

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Alberto José Varela

Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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